Yubaatar zhongyuanensis

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Yubaatar
Immagine di Yubaatar zhongyuanensis mancante
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
(clade) Mammaliaformes
Classe ?Mammalia
Superordine Allotheria
Ordine Multituberculata
Sottordine Cimolodonta
Superfamiglia Taeniolabidoidea
Genere Yubaatar
Specie Y. zhongyuanensis

Lo yubaatar (Yubaatar zhongyuanensis) è un mammifero estinto, appartenente ai multitubercolati. Visse nel Cretaceo superiore (Maastrichtiano, circa 70 - 65 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Asia (Cina).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale doveva essere vagamente simile a un castoro, ma la taglia doveva essere di molto inferiore. Nonostante le ridotte dimensioni, questo animale è il più grande tra i multitubercolati noti del Mesozoico. Yubaatar era dotato di un cranio largo e corto, con molari dotati di file di creste quasi identiche in altezza. Come in tutti i multitubercolati, vi era una singola coppia di incisivi inferiori molto grandi.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Yubaatar zhongyuanensis venne descritto per la prima volta nel 2015, sulla base di un fossile quasi completo e articolato, ritrovato nella formazione Qiupa nella contea di Luanchuan (Provincia di Henan, Cina). Questo animale apparteva ai multitubercolati, un grande gruppo di mammiferi apparsi durante il Mesozoico e sopravvissuti fino al Cenozoico inoltrato. In particolare, Yubaatar è considerato vicino all'origine del gruppo dei Taeniolabidoidea, o forse una forma basale del gruppo.

Paleobiologia[modifica | modifica wikitesto]

Yubaatar è noto per un esemplare che mostra alcune caratteristiche interessanti precedentemente sconosciute nei multituberculati, come la prima prova di una sostituzione dell'ultimo premolare superiore e un caso paleopatologico unico nei mammiferi del Mesozoico, in cui l'animale con una tibia destra gravemente spezzata è potuto guarire e sopravvivere in condizioni naturali.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Li Xu, Xingliao Zhang, Hanyong Pu, Songhai Jia, Jiming Zhang, Junchang Lü & Jin Meng. 2015. Largest known Mesozoic multituberculate from Eurasia and implications for multituberculate evolution and biology. Nature, Scientific Reports 5, Article number: 14950

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]